CORREZIONE ORTOGRAFICA 17

Esercizio di riempimento

Individua gli errori ortografici presenti e scrivi la forma corretta nello spazio bianco a destra.
Nota bene: a ciascuno spazio corrisponde un solo errore e secondo l'ordine in cui si presenta in ciascuna riga.
Attenzione! Nel caso in cui l'errore riguardi l'uso dell'apostrofo dovrai trascrivere nello spazio vuoto l'intero gruppo di parole dove l'apostrofo deve o non deve essere presente. Ad esempio: "un altra" andrà corretto scrivendo "un'altra", non il solo apostrofo; così "un'altro" andrà corretto scrivendo "un altro"


Quale che sia stato il mio terrore infantile alla prospetiva di un dettato - e Dio sà che i miei professori
praticavano il dettato come una razia di ricchi in un quartiere povero! -, ho sempre provato
la curiosita della sua prima lettura. Ogni dettato comincia con un mistero: cosa mi legeranno?
Alcuni dettati della mia infanzia erano cosi belli che continuavano a scioliersi in me
come una carammella al limone, ancora molto tempo dopo il voto infamante che pure
mi erano costati. Ma di quello 0 in ortografìa, o di quel meno 15, di quel meno 27!, avevo fatto un rifugio
da qui nessuno poteva cacciarmi. Inutile che mi afannassi a correggere visto chè
il risultato lo conoscievo in anticipo! Quante volte, da bambino, ho affermato ai miei maestri
cio che i miei alievi mi avrebbero a loro volta ripetuto tanto spesso: "Tanto io avro sempre zero
in dettato!". "Ah, davvero, Nicolas? Che cosa te lo fà credere?" "Ho sempre avuto zero!"
"Anch'io, prof!" "Anche tu, Veronique?" "E anch'io, anch'io!" "Allora è una epidemia! Alzino il dito cuelli
che anno sempre avuto zero in ortografia." Era una conversazzione di inizio anno,
durante la nostra presa di conttatto, per esempio con una terza media. Era seguita
sistematicamente dal primo di una lunga serie di dettati: "Va bene, adesso vedremo.
Prendete un folio, scrivete Dettato". "Oh nooooo, prof!" "Non sì discute. Dettato.
Scrivete: Nicolas sostiene che sempre avra sempre zero in ortografia... Nicolas sostiene..!'
Un dettato non preparato, che imaginavo seduta stante,
eco immediato della loro amissione di ignoranza.

D. Pennac, Diario di scuola, Feltrinelli