Correzione ortografica 11

Esercizio di riempimento

Individua gli errori ortografici presenti e scrivi la forma corretta nello spazio bianco a destra.
Nota bene: a ciascuno spazio corrisponde un solo errore e secondo l'ordine in cui si presenta in ciascuna riga.
Attenzione! Nel caso in cui l'errore riguardi l'uso dell'apostrofo dovrai trascrivere nello spazio vuoto l'intero gruppo di parole dove l'apostrofo deve o non deve essere presente. Ad esempio: "un altra" andrà corretto scrivendo "un'altra", non il solo apostrofo; così "un'altro" andrà corretto scrivendo "un altro"


Quando torno a casa, sicome è il mio primo giorno di liceo, me le trovo tutte due lì in
piedi inpalate, mia madre e mia zia. Vogliono sapere comè andata. Una a fianco dell'altra,
che sembrano in fila per due come alle elementari. Fanno anche inpressione perché
sono sorelle, ma piu diverse di così si muore. Zia Elsa è un paralelepipedo di lardo tutto nero
e immobile; l'altra, che poi sarebbe mia madre, è lunga e sottile e guizza sempre di quà e di là
come un anguilla. Ma soprattutto mia madre è chiara, anche perché una volta al mese va' dalla
petinatrice a farsi il biondo. È l'unica cosa che si permette, "va tutto bene, ma a me lasciatemi il
biondo", dice "che mi da un pò di luce". Veramente lo chiama il "biondo cenere", ci tiene moltissimo a
dire che lei non è bionda, è "biondo cenere" e io non so come fà la cenere a essere bionda, ma lo
trovo bellissimo avere una madre biondo cenere, mi sembra che ce lò solo io una madre così. Anche
mio padre secondo me è contento di avere questa mogle chiara, lui che è scuro. Io le capisco,
è normale che se ne stiano tutte due qui davanti a pendere dalle mie labbra,
visto che abbiamo fatto questo miliaio di chilometri per farmi fare il liceo.


P. Mastrocola, Una barca nel bosco, Guanda